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al testo di Loredana Savelli
vetro
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oltrepassare il vetro per approdare a mezze verità poi ancora fluttuare nella nuvola delle possibilità indagare la rara materia dello stupore ritornare al reale sapendo di non sapere provando a scostare la tenda del pensiero_
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Fiammetta Lucattini
- 11/11/2015 09:58:00
[ leggi altri commenti di Fiammetta Lucattini » ]
Questa ti sei gettata nel mare dei sentimenti filtrati da una visione filosofica come sempre leggiadra e leggera. Ciao!
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cristiana fischer
- 03/11/2015 18:15:00
[ leggi altri commenti di cristiana fischer » ]
percorso allincontrario: dai fatti alla "nuvola chiara/delle possibilità" e da lì, poi, al mare del reale: quello sì linsieme delle possibilità e dellimmaginare oltre che del pensare, altro che "i fatti"! bella!
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Franca Alaimo
- 01/11/2015 19:15:00
[ leggi altri commenti di Franca Alaimo » ]
Spesso le poesie di Loredana coniugano filosofia e liricità. Questa poesia ne è una prova evidente: il sapere di non sapere, che ci ricorda Socrate, è, di fatto, unacquisizione tutta razionale; ma la poeta non sarrende a questa evidenza:sa bene che il suo compito è quello di indagare "la rara materia dello stupore" (verso bellissimo questo!) che ci ricorda uno dei più grandi teorizzatori dello stupore, che fu Pascoli. Insomma, se con la ragione non si raggiunge il cuore delle cose, con la poesia sarà possibile almeno alzare un attimo il velo sul mistero che in esse si cela, il tempo di vedere immaginando, per poi tornare, come lei stessa dice, al reale. Dunque, è possibile definire questa poesia come una sorta di manifesto savelliano.
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